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Fermata  Aeroporto di Catania Fontanarossa

Fermata Aeroporto di Catania Fontanarossa

La realizzazione della Fermata di Aeroporto di Catania–Fontanarossa, rientra all’interno del Piano Industriale 2017 – 2026 del Gruppo F.S.

 

 

LUOGO: CATANIA (CT)

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2019-2020

COMMITTENTE: RFI

IMPRESA ESECUTRICE: VI.D.R. Srl

COSTO DELL’OPERA: 3.520.000,00

DATI DIMENSIONALI: 5000 mq

 

La fermata rappresenta uno degli interventi che RFI si prefigge per connettere alla propria rete i principali aeroporti italiani. La realizzazione della Fermata “Fontanarossa” è stata inserita nel piano di potenziamento del Nodo di Catania– Palermo, con particolare riferimento alla connessione dell’infrastruttura ferroviaria con l’aeroporto di Catania Fontanarossa.

 

Descrizione dell'Area di Intervento

L'area di intervento si colloca a sud della città di Catania nell’ambito dell’aeroporto internazionale “Vincenzo Bellini” – Fontanarossa. L’intervento è localizzato al km 235+522 della linea Bicocca–Messina tra gli impianti di Catania Acquicella e Catania Bicocca (ricadendo quindi all’interno del Nodo di Catania) su una tratta a doppio binario con velocità di fiancata 110 – 130 km/h e pendenza dell’uno per mille. Il progetto si colloca in ambito ferroviario, direttamente a contatto con l’area ENAC/SAC. Data la prossimità con aree industriali e residenziali limitrofe, la fermata costituisce anche un valido nodo di servizio nel sistema generale di mobilità pubblica dell’area. L’intervento consiste nella realizzazione di 2 banchine lunghe 200 m con marciapiedi alti 55 cm, in affiancamento ai binari esistenti ed un sottopasso di attraversamento che collegherà la banchina a servizio del binario 1 (su cui è previsto l’accesso alla fermata) con la banchina a servizio del binario 2. Dalle banchina si accederà al sottopasso attraverso due rampe di scale ed un ascensore per ogni banchina.

 

Fasi realizzative

  • Bonifica Ordigni Esplosivi
    • Installazione cantiere
    • Realizzazione opere provvisionali (palancole a protezione della sede ferroviaria)
    • Scavi corpo scala lato Aeroporto
    • Scavi corpo scala lato Etna
    • Realizzazione platea di varo e muro di controspinta
    • Realizzazione monolite
    • Spinta monolite e demolizione rostro
    • Realizzazione corpi scala ed ascensore
    • Realizzazione banchine e muri di recinzione
    • Ripristino fosso di guardia
    • Installazione pensiline
    • Nuovi sostegni TE
    • Installazione impianti e finiture
    • Rimozione cantiere e ripristino stato dei luoghi

 

Il progetto

vidr 3La fermata Fontanarossa è di tipo all’aperto con sottopasso interrato di accesso, ed è stata realizzata senza interruzione dell’esercizio ferroviario.
Una delle principali criticità durante la fase di scavo è stata la presenza della falda a una quota di circa -2,50 m e – 3,20 m dal piano di campagna.
Per il contenimento degli scavi, necessari per la realizzazione del monolite di spinta e dei corpi scala, è stata realizzata una palancolata provvisionale, a protezione di un’area di 950 mq, di lunghezza pari a 15,00 m, di cui circa 5,00 m fuori terra, e due ponti provvisori GUI.DO di luce di calcolo pari a 14,40 m poggiati su blocchi in c.a. fondati su micropali Ø 250 e lunghezza pari a 10m. Prima dell’infissione è stato necessario provvedere inizialmente a un pre-scavo per alleggerire il terreno in corrispondenza dei giunti delle palancole. Nella seconda fase si è provveduto allo spostamento delle palancole dall’area di stoccaggio fino all’area di installazione, dove, attraverso il vibroinfissore tipo PVE 40VM, si è proceduto all’infissione. Il sottopasso è costituito da un monolite a spinta in cemento armato avente lunghezza di circa 11,30 m, altezza di 4,80 m e larghezza 6,20 m, alla quale è stata giuntata la restante parte dello scatolare gettato in opera. La struttura del monolite e della restante parte gettata in opera presenta una fondazione di spessore pari a 1,20 m, eccetto per i vani ascensore aventi spessore pari a 0,60 m, pareti laterali di 0,50 m e soletta di copertura avente uno spessore pari a 0,60 m.

 

vidr 1

 

Il posizionamento del monolite è stato effettuato tramite sequenze di scavo all’interno del monolite stesso e infissione nel terreno. Al termine di ogni singolo avanzamento del manufatto nel terreno arresta il sistema, sia per riportare a inizio corsa i cilindri dei martinetti, sia per interporre, tra il muro reggispinta e i martinetti stessi, degli elementi, con lo scopo di creare lo spessore sufficiente ad iniziare un nuovo passo di avanzamento.
Il monolite è stato realizzato sulla platea di varo, che funge sia da piano di impostazione della struttura, che da piano di scorrimento. La platea di varo ha assunto pertanto una posizione tale da garantire l’esatto posizionamento finale del monolite.

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La metodologia costruttiva del sottopasso è stata quella della realizzazione “fuori opera” e successiva spinta attraverso martinetti oleodinamici, mediante la realizzazione di un muro reggispinta. Questa metodologia ha permesso di ridurre al minimo le interferenze con l’esercizio ferroviario durante le fasi realizzative.

 

Conclusioni

Il progetto, caratterizzato da una notevole complessità costruttiva, sebbene sia stato eseguito durante il periodo dell’emergenza epidemiologica COVID 19, è stato ultimato nel rispetto dei termini utili contrattuali.
Questo progetto non solo rappresenta un importante passo avanti per il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria del territorio siciliano, ma essendo un punto strategico per le linee ferroviarie Palermo – Catania, Messina – Catania – Siracusa, Catania – Caltagirone – Catania – Caltanisetta - ha permesso di mettere in funzione il servizio ferroviario dell’aeroporto di Catania, che con circa 10 milioni di transiti annui è uno dei più importanti scali italiani, riuscendo ad incrementare annualmente di circa il 65% il traffico passeggeri.

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