• ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI FERROVIARI RIUNITI
FASE 3: “Troppi piani e promesse, ma per ora soltanto ostacoli”

FASE 3: “Troppi piani e promesse, ma per ora soltanto ostacoli”

I costruttori ferroviari: dagli Stati Generali arrivino le semplificazioni. Stop allo split payment

 

Venti miliardi per accelerare le gare per 300mila nuovi posti di lavoro (tra diretti e indiretti): annuncio dell’AD di Fs presentando l’orario di Trenitalia. “Italia Veloce”, non un “trattato filosofico” ma un piano da 200 miliardi con cronoprogramma e coperture che, promette la ministra De Micheli, assicurerà ad ogni italiano di vivere a un’ora di treno dall’Alta Velocità.   “Se e quando i proclami si trasformeranno in atti concreti potremo davvero ripartire. Per adesso…tanta speranza”. E’ questo il commento del presidente di Anceferr, l’associazione che raccoglie le maggiori imprese che operano nell’ edilizia civile del trasporto su rotaia.

“Durante il lockdown e in queste fasi di pre-normalità, mentre leggiamo di piani di esperti che diventano carta straccia e che comunque sono soltanto opinioni da tenere in considerazioni mentre altre se ne raccolgono negli Stati Generali in corso, i progetti e le promesse non mancano – aggiunge Pisicchio – La verità è che si fa poco e che quel poco che si fa, in generale, complica le cose soprattutto alle imprese serie. Quelle che non chiedono, quelle che rispettano tutte le norme, quelle che pagano le tasse e non hanno lavoratori in nero…”.

Aspettiamo il cosiddetto decreto semplificazioni, lo aspettiamo da due mesi e speriamo che da Villa Pamphili arrivi un segnale – continua – ma certo non è di buon auspicio che si intenda prorogare lo split payment per altri tre anni. Introdotto dal governo Renzi con la Legge di stabilità del 2015, doveva durare pochi mesi, ma ora anche la ministra pare sia favorevole alla proroga. Con questo meccanismo gli enti statali, in buona sostanza, non versano l’IVA alle imprese ma direttamente all’Erario, così che le aziende si troverà con meno liquidità in tasca e senza la possibilità di compensare un credito. Ma non è soltanto una questione di liquidità – pur importantissima, soprattutto dopo tanto star fermi - Il meccanismo dello sdoppiamento prevede un ulteriore adempimento da parte dell’impresa, la quale dopo aver emesso la fattura (e chissà quando riuscirà a incassarla), dovrà anche preoccuparsi di riscuotere l’Iva direttamente dall’Erario (trimestralmente o annualmente) senza poterla compensare con altri acquisti di beni o servizi”.

“Ai decisori politici, ai nostri committenti, a chi sta scommettendo nella ripresa – conclude Pisicchio - chiediamo meno parole e primi atti concreti. Basta split payment, basta appesantimenti di procedure per ‘controllare’ gli evasori. Ispezioni e multe a chi non rispetta le norme e vere semplificazioni per chi non ha mai smesso di mettere al primo posto la sicurezza e la crescita del Paese”.

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